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Omosessualità: Vivere a pieno!

l'omosessualità non è una malattia

“I will go celebrate anything I see or am, and sing and laugh and deny nothing”

 

“Celebrerò tutto ciò che vedo e che sono e canterò, riderò e non negherò nulla”
(Walt Whitman)

 

  • Vuoi prendere consapevolezza di tutte le tue potenzialità legate al tuo orientamento sessuale?
  • Vuoi vivere serenamente la sessualità e l’affettività dando la giusta dignità al tuo sentire ed alla tua ricerca d’amore?
  • Vuoi aumentare la tua autostima, accettando serenamente la tua identità, e imparando a rispondere agli attacchi che spesso il mondo porta a chi è diverso dalla maggioranza?

 

 

Puoi vincere le ansie e le paure!

Famiglia e lavoro, due ambiti in cui il senso comune definisce le nostre vite. Si dice famiglia e lavoro, e si potrebbe anche dire riposo e azione: nelle nostre vite esiste un’ambito di sicurezza, di affetto e gioco, e un’ambito di azione, attività verso gli altri, che ci consente di farci strada nel mondo. Quando abbiamo un problema in uno di questi due ambiti, spesso ci buttiamo a capofitto nell’altro, finchè la tempesta non è passata. Ma cosa succede quando abbiamo difficoltà tali che non riusciamo più a “compensare” nella routine quotidiana? Quando le emozioni ci sorprendono i modo disordinato, si presentano paure e ansie in cui la nostra energia si consuma.

In questi casi, i motivi esterni della nostra sofferenza sono la prima cosa su cui lavorare: può essere molto utile un aiuto psicologico per limitare i danni e trovare la determinazione di affrontare la situazione pratica che genera il nostro stress. Con i miei pazienti, mi sono trovato ad affrontare anche situazioni di grave mobbing, o violenze famigliari, sia psicologiche che fisiche: a tanto arrivano l’ignoranza, l’intolleranza, l’omofobia. Se stai vivendo una di queste situazioni, puoi capire come la sofferenza psichica si rispecchia in un disagio corporeo, con un blocco del respiro e dello stomaco, un po’ come la sensazione di innamoramento “farfalle nella pancia” in versione negativa: è il tuo corpo che ti parla e ti chiede di non lasciare che la sopportazione diventi un’abitudine.
C’è un legame tra paura ed ansia: a volte possiamo accorgerci pienamente di una violenza che ci viene fatta, sentire anche la rabbia che ci porterebbe naturalmente a reagire per fare valere le notre ragioni, ma avere paura delle conseguenze. Far valere le proprie ragioni, senza azioni distruttive ma anche solo con fermezza e determinazione, ci porterebbe a modificare radicalmente i nostri rapporti con le persone che ci circondano, togliendoci ogni sicurezza sul futuro: l’incertezza ci spaventa ancora di più della violenza e dello stress che quotidianamente subiamo.
Per questo censuriamo non solo le reazioni francamente rabbiose, ma anche ogni moto di sana aggressività, comprimendo le nostre emozioni in una lotta interiore che ha un nome comune: ansia.
Purtroppo l’ansia è un disturbo più diffuso nel mondo omosessuale, data la pressione sociale aggiuntiva che molti omosessuali sentono di subire. Ma non deve essere per forza così.
Quando soffriamo, abbiamo una grande oppurtunità: accorgerci di esistere come soggetto, e che questa è la più grande sfida. Dedicarci a noi stessi, per capirci e scegliere ciò che ci fa stare bene, ed infine mettere in campo le azioni per ottenerlo. Si tratta quindi di trasformare una carica negativa in una forza di crescita. E’ possibile farlo anche da soli, ma l’aiuto di un terapeuta può essere molto utile per superare determinati passaggi maggiormente traumatici, e per velocizzare il processo, creando quei collegamenti, quelle abitudini positive, quei rinforzi al momento giusto, che ci consentiranno di essere autonomi. Trovare la padronanza della propria vita ed il proprio spazio nel mondo è certamente possibile, prova ne sono le decine e centinaia di persone che ce l’hanno fatta, di cui tutta la storia umana è piena: come Walt Whitman, le cui parole aprono questa pagina.

 

Questo è quello che penso e che posso offrire, sentiti libero di contattarmi per un consulto.

 

Grazie dell’attenzione

 

Dott. Giuseppe Silvestris

 

 

PS.: se in questo momento hai problemi di coppia, o stai vivendo una separazione, potrebbe interessarti anche questa pagina.